
Il terrazzo rappresenta uno degli spazi più preziosi della casa, soprattutto nelle stagioni calde. Scegliere il materiale giusto per la pavimentazione del terrazzo è fondamentale non solo per l’estetica, ma anche per la durata, la sicurezza e la facilità di manutenzione di questa area. In questo articolo, analizzeremo insieme, dal punto di vista dell’architetto, i principali materiali disponibili per pavimentare il terrazzo, illustrandone vantaggi e svantaggi per aiutarti a prendere una decisione consapevole e adatta alle tue esigenze.
Gres porcellanato: resistenza e versatilità
Il gres porcellanato è oggi uno dei materiali più utilizzati per la pavimentazione dei terrazzi. Si tratta di una ceramica compatta, ottenuta tramite la pressatura e la cottura ad alte temperature di una miscela di argille, feldspati e sabbie. Questo processo conferisce al gres porcellanato una notevole resistenza meccanica e una bassissima porosità, rendendolo particolarmente adatto agli ambienti esterni.
Tra i principali vantaggi del gres porcellanato troviamo la grande varietà di formati, colori e finiture disponibili sul mercato. È possibile scegliere tra superfici effetto legno, pietra, cemento o marmo, adattando così la pavimentazione allo stile della casa. Inoltre, il gres porcellanato è resistente al gelo, agli sbalzi termici, ai raggi UV e alle macchie, caratteristiche fondamentali per un materiale destinato all’esterno.
Tuttavia, presenta anche alcuni svantaggi. La posa in opera richiede una base perfettamente livellata e l’utilizzo di collanti specifici per esterni. In caso di urti molto forti, le piastrelle possono scheggiarsi. Inoltre, se si opta per una superficie molto liscia, il rischio di scivolosità aumenta quando il pavimento è bagnato. È quindi importante scegliere versioni antiscivolo, soprattutto se il terrazzo è esposto alla pioggia.
Legno e decking: calore naturale e comfort
Il legno è da sempre uno dei materiali più apprezzati per la pavimentazione degli spazi esterni grazie al suo aspetto caldo e accogliente. Il decking in legno, composto da doghe appositamente trattate per resistere agli agenti atmosferici, dona al terrazzo un aspetto elegante e naturale, perfetto per chi desidera creare un angolo relax immerso nella natura.
I vantaggi del decking in legno sono molteplici: oltre all’estetica, offre una piacevole sensazione al tatto anche a piedi nudi, non si surriscalda e, se ben trattato, può durare molti anni. Esistono diverse essenze di legno, come il teak, l’iroko o il larice, ognuna con caratteristiche specifiche di resistenza e colore. Negli ultimi anni, sono molto diffusi anche i compositi WPC (Wood Plastic Composite), che uniscono polveri di legno e resine plastiche per aumentare la durabilità e ridurre la manutenzione.
Di contro, il legno naturale richiede una manutenzione periodica: va trattato con oli o impregnanti protettivi per evitare che si rovini, si scolorisca o si deformi. Inoltre, può essere soggetto a schegge e, se non adeguatamente lavorato, può risultare scivoloso quando bagnato. I compositi riducono questi problemi, ma possono scaldarsi molto sotto il sole intenso e la resa estetica non sempre eguaglia quella del legno naturale.
Pietra naturale: eleganza senza tempo
La pietra naturale, come il porfido, il granito, la quarzite o l’ardesia, è sinonimo di robustezza e raffinatezza. Utilizzata da secoli per pavimentare cortili, terrazzi e giardini, la pietra naturale offre una bellezza senza tempo e una varietà di texture e colori che nessun altro materiale può riprodurre fedelmente.
Tra i vantaggi principali troviamo la resistenza all’usura, agli agenti atmosferici e ai carichi pesanti. La pietra non teme il gelo e, se opportunamente lavorata, è antiscivolo anche in presenza di acqua. Inoltre, ogni lastra è unica, conferendo un aspetto esclusivo al terrazzo. La manutenzione ordinaria è semplice: basta acqua e detergenti neutri per mantenerla pulita.
Tuttavia, la pietra naturale ha anche degli svantaggi. Il costo d’acquisto e di posa è generalmente più elevato rispetto ad altri materiali. Alcune tipologie di pietra possono essere porose e assorbire macchie se non trattate con prodotti idrorepellenti. Infine, il peso elevato delle lastre richiede una struttura portante adeguata, aspetto da non sottovalutare nei terrazzi condominiali o sopraelevati.
Cemento e resine: modernità e personalizzazione
Negli ultimi anni, le soluzioni a base di cemento e resine hanno conquistato un posto di rilievo nella pavimentazione dei terrazzi, grazie alla loro versatilità estetica e funzionale. Il cemento può essere lasciato a vista, levigato, spatolato o colorato, mentre le resine permettono di ottenere superfici continue, senza fughe, personalizzabili in una vasta gamma di colori e finiture.
I vantaggi di queste soluzioni sono la rapidità di posa, la possibilità di rinnovare facilmente superfici preesistenti e la grande libertà progettuale. Le pavimentazioni in cemento e resina sono impermeabili, facili da pulire e resistenti all’usura. Sono ideali per chi desidera un terrazzo dal look contemporaneo e minimalista.
Di contro, la resina può essere sensibile ai raggi UV e, se non specificamente formulata per l’esterno, può ingiallire o screpolarsi nel tempo. Il cemento, se non adeguatamente trattato, può assorbire macchie e presentare microfessurazioni dovute agli sbalzi termici. Entrambe le soluzioni richiedono una posa professionale e un’attenta preparazione del sottofondo per garantire durata e prestazioni ottimali.